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Nel corso di un'intervista concessa ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, Giorgio Scalvini, difensore dell'Atalanta e obiettivo dell'Inter, ha raccontato un retroscena con Nicolò Barella: "Lui non può ricordarselo, ma quando ero un semplice ragazzino del settore giovanile gli chiesi la maglia alla mia prima panchina con Gasperini. Mi piaceva tantissimo come giocatore e alla sua 23 nerazzurra ci sono affezionatissimo. Senza vergogna, sono andato da lui per chiedergliela. Mi ha fatto strano, quest’anno, quando sono stati altri calciatori a chiederla a me. È accaduto in due occasioni: la prima volta, a dir la verità, mi ha fatto molto ridere.
Se oggi sono qui, se tutti parlano di me, il merito è delle idee di mister Gasperini. C’è stato un momento nel gennaio del 2022 – che come avrete capito, è il mese intorno a cui girano gran parte dei cambiamenti della mia vita – in cui ha iniziato a prendermi di mira. Ma non in senso negativo: è scattato qualcosa, ha cominciato a spronarmi e provare a farmi crescere ogni giorno. Quando lui crede in te, fa così. E tu devi essere bravo ad analizzare e capire che è il suo modo di alzare il livello. È stato molto forte nel farmi diventare ciò che credeva potessi essere. Ho imparato a gestire la mentalità, me la porto dietro dal basket. Sono un grande appassionato di sport e mi piace l’idea di avere vari punti di riferimento".
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