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Frattesi non è voluto andare all’estero: glielo ha consigliato lei di continuare in Italia?
—«Ha fatto bene a scegliere l’Inter avendo la possibilità di giocare in una big italiana. Io non l’ho avuta, questa chance, perché c’erano meno soldi la scorsa estate…. Poi io sono più aperto di Davide come mentalità. E sono soddisfatto così: la Premier è l’Nba del calcio».
Anche questa estate è al centro del mercato. Le piacerebbe di più sfidare il suo amico Frattesi nel derby Inter-Milan, nel derby d’Italia Inter-Juventus o con la Roma?
—«Ho sempre ragionato con il cuore e continuerò a farlo anche in futuro. E sapete quali sono i due colori del mio cuore. Ma adesso sono un giocatore del West Ham e, nonostante tutte le voci, anche qui mi trovo bene».
Se pensa alla Roma e a Mourinho?
—«Per me Roma è casa. E Totti, l’idolo da bambino. E quale giocatore al mondo non sognerebbe di essere allenato da Mourinho? Sono convinto che Mou mi stimolerebbe e con lui migliorerei ancora».
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