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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'attaccante del Sassuolo e della Nazionale Under 21, Gianluca Scamacca, tra i tanti temi trattati ha parlato anche delle bandiere nel mondo del calcio e degli addii eccellenti.
"Il calcio è cambiato: i Totti, i De Rossi e i Del Piero non ci saranno più. Ma chi cambia squadra non vuol dire che non sia stato attaccato alla maglia o non l'abbia amata. Io sono certo che Donnarumma abbia amato il Milan e Lukaku si sia sentito un re all'Inter: andar via non significa necessariamente tradire. La carriera è breve e il nostro è anche un lavoro. Chiunque vuole vincere cose importanti, conquistare trofei o riconoscimenti, guadagnare. Avere delle ambizioni non è peccato, anzi. Tutti giudicano sempre i calciatori, ma le società non sono più quelle di un tempo: non esistono più i presidenti innamorati con Sensi, Moratti, Berlusconi".
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