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Scaroni: “Stadio? Pronti a partire, San Siro o altrove. Ipotesi B sempre più realistica”
Intervenuto all'evento de Il Foglio, il presidente del Milan Paolo Scaroni ha parlato anche della questione nuovo stadio per Inter e Milan:
"Condivido le parole di Antonello. Dopo 100 giorni e dopo aver rinunciato a volumetrie, ora facciamo un altro passaggio che ci aspettiamo prima dell'estate e mi aspetto che questo non sia più progetto di Inter e Milan e diventi il progetto del Comune. Deve diventare il progetto che il Comune vuole fortemente e in tempi brevi. In Italia con tutte le storie burocratiche se non si vuole accelerare i tempi non si arriva mai. Noi abbiamo visto ieri la partita del Real Madrid, incassa 145 milioni dal suo stadio. Il Milan ne incassa 34, come possono i tifosi pensare che noi siamo competitivi con squadre che hanno incassi dallo stadio 5 volte più grandi dei nostri. Appena abbiamo il progetto esecutivo approvato, noi partiamo, che sia San Siro o un altro posto.
Chiunque sia il proprietario dell'Inter o del Milan vuole la stessa cosa. Perché dovrebbe investire il denaro per avere una macchina organizzativa penalizzata dal non avere un impianto che garantisce incassi maggiori. Proprietà irrilevante e lo pensa anche il sindaco. Nuova proprietà? Non parlo volentieri di temi di cui non sono soggetto, io sono oggetto. Riguarda Elliott proprietario del Milan e i fondi interessati. Quando parliamo di fuori Milan è molto relativo, comuni limitrofi e facilmente accessibili. Non andiamo a 50km da Milano, parliamo della grande Milano. Ogni giorno che passa in questo faticoso processo, l'ipotesi B diventa sempre più realistica. Progetto in totale coesione tra Milan e Inter, non c'è ragione per cambiare atteggiamento. Le nostre tifoserie sono divise sul campo, ma non ci sono divisioni astiose che vediamo in altri contesti. Ci sono le voci dei nostalgici su San Siro, ma il mondo va avanti per tutti. Indice di liquidità? Abbiamo appena nominato un nuovo presidente della Lega, non esiste la posizione del Milan, ma quella della Lega".
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