Scarpini: “Critiche? Giusto che Spalletti difenda il gruppo. A settembre sbagliato…”

Roberto Scarpini, direttore di Inter TV, ha analizzato la formazione nerazzurra che affronterà l'Udinese a San Siro: "Non c'è rotazione nei due centrali difensivi. C'è Keita, non c'è Perisic. In campionato la rosa ampia ti consente di fare più scelte, in Champions League la formazione era forzata. Nainggolan è in panchina: segno che c'è, ma non è ancora al top della condizione. Non mi stupisco più di tanto, era una delle soluzioni possibili che aveva a disposizione il mister. Quando arrivi da una situazione così forte c'è una delusione che non è quella di aver perso una partita. Hai sciupato l'opportunità di centrare uno degli obiettivi stagionali. Quello che arriva dopo ti deve far ripartire più di testa che di gambe. Le gambe sono quelle di una squadra super allenata. De Nicola è un tecnico concreto, che fa giocare bene le sue squadre. Autore di una grande impresa a Crotone. Mi aspetto un Udinese che avrà preparato la partita per non farci giocare, ha buoni interpreti. Una squadra cambiata clamorosamente rispetto al passato".

La crescita dell'Inter: "La crescita dell'Inter c'è stata. Abbiamo fatto meno punti. Abbiamo sbagliato a settembre, quello che l'anno scorso abbiamo sbagliato a gennaio. Speriamo che gli errori siano quelli di settembre. Togli quello e hai gli stessi punti dell'anno scorso. La differenza netta è che hai già sbagliato delle partite gravi e non puoi più permetterti errori così. Ma sei cresciuto come mentalità. A livello di prestazione con il Torino e con il Tottenham non puoi dire di aver giocato male. Con il Psv hai sbagliato occasioni da gol. Se avessi vinto con la Roma nessuno avrebbe detto nulla. Un conto è commentare il rendimento della squadra per il risultato finale, un conto per la prestazione. La prestazione dà ragione a Spalletti. Interismo

 Sentirti l'Inter dentro è una fondamenta importante per costruire un palazzo. Critiche? Giusto che Spalletti difenda il gruppo e che cerca di ripartire dal gruppo. C'è solo bisogno di toccare la corda giusta e far ripartire tutto per il verso giusto.

(Inter TV)