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Che cosa significa per un giocatore scendere in campo nel derby di Milano?
"Una cosa è dire ciò che ho fatto e raccontarlo, un'altra è viverlo... Stavamo anche vivendo una situazione non bella ed ho segnato alla prima palla che ho toccato. È stato straordinario. Un giorno che fino ad oggi tutti me lo ricordano. Dopo la partita Moratti mi abbracciò e mi disse: 'Aspetta ad andare in spogliatoio, stai un po' con me in mezzo al campo. Guardiamo lo stadio perché tutta questa gente e anche quella che non è potuta entrare, si ricorderà di te. Passeranno gli anni e ogni volta che arriverà il 24 febbraio o si starà per giocare un derby, tutti ti ringrazieranno. E così è, sono davvero felice. Significa che la gente ci tiene tantissimo, per me è stata una gioia grandissima".
C'è una squadra favorita?
"È un derby, non nascondo che tifo Inter, ma non ci sono favoriti, sarà una guerra. Sono stati mesi importanti, ho tanti amici lì e spero che possano vincere e portare a casa i 3 punti".
L'Inter è più forte dell'anno scorso?
"Ha giocatori che si sono confermati. Una delle pedine più importanti che ha oggi è Lautaro Martinez, che è il capitano ed ha una responsabilità molto grande. È il punto di riferimento di una squadra che si è rinforzata. L'Inter è sempre favorita perché è una delle squadre più importanti al mondo e lotterà per vincere lo Scudetto. Ha iniziato molto bene, però sabato sarà una gara a parte, non rispecchia il valore di tutto il campionato. Il derby si gioca con il cuore, non è importante far bene, ma sfruttare le occasioni".
Sommer e Thuram si sono integrati subito bene. Come valuta il mercato dell’Inter?
"Ha preso giocatori con ambizioni. Indossare la maglia di una squadra molto importante ti dà un punto di riferimento per crescere e lottare fino alla fine, è una sfida molto importante per un calciatore. Thuram è stato impiegato di più, ma anche Arnautovic, appena chiamato in causa, ha capito che qua non ti aspetta nessuno. Poi è arrivato Sommer, che è un campione, si sono confermati Barella e Lautaro... Ha pedine importanti. L’Inter è sempre favorita a vincere tutto".
Chi teme del Milan, che cosa le fa paura?
"Paura nessuna e non temo niente. Non posso nascondere che il Milan ha grandi campioni così come li ha l'Inter, si vede tranquillamente. Ha confermato Pioli, con i giocatori si conoscono da anni, davanti sono forti, ma l'Inter si saprà difendere. La qualità non c’entra in queste partite, la tecnica e tattica nemmeno: è un derby e va vinto. Il Milan è favorito per lo Scudetto come l'Inter, ma in cuor mio spero i nerazzurri possano fare un grande match".
Sorpreso dal comportamento di Lukaku? Giusto lasciarlo andare altrove?
"I giocatori possono scegliere dove andare a giocare, se hanno la possibilità di farlo devono farlo. Questo è un lavoro, ma dobbiamo essere attenti a ciò che si dice perché può giocarti contro. Lukaku è molto forte, ma doveva stare più attento a ciò che diceva. Se dici di amare l'Inter, di voler rimanere e poi fai altre scelte... È normale che ti possa giocare contro. Mi dispiace perché ci tenevano tutti i tifosi, purtroppo le sue dichiarazioni non lo hanno favorito. Per me ha sbagliato tantissimo a pronunciare certe frasi. Non sono nessuno, però, se come calciatore non gli si può dire niente, fuori dal campo dovrebbe stare più attento".
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