00:49 min

ultimora

Schelotto: “Inter, blinda Icardi! Joao Mario? E’ un campione. Quel gol nel derby col Milan…”

Andrea Della Sala

L'ex giocatore di Atalanta e Inter ha parlato delle due squadre in vista della gara di domenica

Domenica alle 12.30 l'Inter affronterà l'Atalanta. Per parlare delle due squadre, La Gazzetta dello Sport ha intervistato un ex di entrambe le formazioni, Ezequiel Schelotto:

Partiamo dai padroni di casa.

«L’Atalanta mi ha fatto diventare calciatore, con loro mi sono affermato in Serie A arrivando in Nazionale. Due anni bellissimi con un pubblico fantastico a sostenerci. Ricordo ancora quando arrivai nel 2011: tutti ci davano per spacciati e sicuri retrocessi...».

E invece?

«Abbiamo fatto un campionato straordinario, salvandoci in largo anticipo. Senza i 6 punti di penalizzazione saremmo finiti in Europa».

Europa che è il traguardo dell’attuale Dea. Non c’è due senza tre...

«Sono felice dei grandi risultati che hanno ottenuto. Possono farcela anche quest’anno».

Il segreto è Gasperini? Un allenatore ideale per gli esterni come lei...

«Un grandissimo tecnico, peccato non averlo incrociato. Con il 3-5-2 fa andare a mille gli esterni. Se mi chiama, torno volentieri a Bergamo. Mai dire mai (sorride, ndr)».

Nel gennaio 2013 arriva la chiamata dell’Inter.

«Impossibile dire no a uno dei club più importanti al mondo. Ci sono arrivato però in un momento molto particolare a livello personale...».

Il gol nel derby ma anche tante sofferenze.

«Sui social mi ricordano sempre la rete al Milan, una emozione incredibile. Quel gol è stata la fine di un incubo. La gente da fuori pensa che i calciatori siano dei privilegiati: bella vita, ricchi e famosi ma non è così. I soldi non contano se non sei felice. Anche noi piangiamo e soffriamo come tutti. In quel periodo avevo la testa incasinata, venivo da momenti complicati nella mia vita privata. Intorno a me c’era gente per cui ero solo un bancomat: vedevano in me chi poteva pagar loro di tutto, una scorciatoia per il lusso. Mi sono fidato delle persone sbagliate. Per fortuna poi ho incontrato Gisela... Il gol nel derby ha cancellato quel periodo buio. Mia moglie mi ha ridato gioia e serenità, è stata la svolta».

Torniamo a oggi, questa Inter può essere l’anti-Juve?

«I nerazzurri hanno tenuto testa al Barcellona e hanno un allenatore come Spalletti che ha trasmesso la sua mentalità vincente. Possono dar fastidio ai bianconeri per il primo posto».

Con Icardi sempre più decisivo.

«Mauro è micidiale in area, sta frantumando tutti i record. L’Inter deve blindarlo: sarà determinante anche con la nazionale argentina».

Spalletti ha rigenerato Joao Mario, con cui ha giocato allo Sporting.

«A Lisbona componevano la banda di destra. Io terzino e lui esterno offensivo. Joao ha grandissimo talento: sta dimostrando di essere il campione che conoscevo. Allo Sporting mi chiedeva dell’Inter e gli raccontavo la storia nerazzurra».

Le manca la Serie A?

«La Premier è il campionato più importante al mondo, ma resto legato all’Italia. Adesso sto giocando poco, a gennaio parlerò con il mio agente Alessandro Grigoletto e vedremo...».