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Schelotto: “All’Inter trattato come se fossi il nulla. Zanetti e il gol nel derby…”

Fabio Alampi

L'esterno italo-argentino ricorda la sua parentesi tutt'altro che indimenticabile vissuta con la maglia nerazzurra

Ezequiel Schelotto, in un'intervista concessa a La Casa di C, è tornato sul suo periodo all'Inter: "All'Inter quando sono andato via si sono liberati di me. Non mi piaceva il modo in cui si stavano comportando e come mi dicevano le cose. Prima di essere un calciatore sono un uomo, mi ha fatto male essere trattato come se fossi il nulla. La mia famiglia mi vedeva triste. Si deve parlare in faccia. Ho saputo tante cose dopo (meglio non dirle) ma alla fine avevo ragione io. Ho detto "vado via, non possiamo continuare insieme". Per loro fu una liberazione perché non mi volevano più. Zanetti? Quando chiama "Pupi" non si può dire di no. Quella è stata la ciliegina sulla torta. Ero in Argentina, mio padre mi disse che c'era questa possibilità. Gli risposi "andiamo", era un sogno che diventava realtà. Poi il gol nel derby davanti a tutta la mia famiglia... E per "colpa" di Ricky Alvarez me lo sono dovuto anche tatuare".