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Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Andrea Schianchi ha analizzato la prestazione dell'Inter contro il Lione, partendo ovviamente dall'impatto devastante avuto sinora da Lautaro Martinez:
"Chi fermo non ci sta mai è invece Lautaro Martinez. La nuova Inter, in attesa che arrivino i croati reduci dal Mondiale, che Nainggolan guarisca e che, magari, sbarchi un certo Modric, ruota attorno alla velocità e alle qualità tecniche del giovane argentino che si muove da classica seconda punta e lo fa con una impressionante naturalezza. Ciò significa che è conscio delle proprie possibilità, che ha coraggio da vendere e che non teme di sbagliare: tutti ingredienti che ne possono fare un campione. Si badi bene: «ne possono fare» vuol dire che non lo è ancora e che serve pazienza per accompagnarne la completa maturazione. Spalletti lo doserà con parsimonia, non gli chiederà la luna e i tifosi nerazzurri non dovranno pretendere che, da solo, Lautaro risolva tutto. In difesa, la coppia De Vrji-Skriniar funziona, e quando i centraloni fanno il loro sporco lavoro è sempre un bell’inizio. E Handanovic non si tira indietro quando si tratta di respingere gli assalti del nemico. Se a ciò si aggiungono le sgroppate del Ninja, le percussioni di Perisic e i cross di Vrsaljko, il messaggio alla Juve di Ronaldo è pronto per essere spedito".
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