Potrebbe non essere del tutto tramontata l'ipotesi Juventus per Patrik Schick. Come riportato da La Stampa, infatti, la trattativa fra l'attaccante della Sampdoria e l'Inter si sarebbe arenata e i bianconeri, con cui il giocatore aveva già trovato un accordo, potrebbero riprovarci. La conferma arriverebbe da alcune dichiarazioni rilasciate da Pavel Nedved negli Stati Uniti:
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Schick-Inter arenata, c’è dietro la Juventus? Nedved non lo esclude: Tutto è possibile”
Non sarebbe tramontata l'ipotesi bianconera per l'attaccante della Sampdoria
"Passate le quattro settimane di riposo imposte dai medici, a sorpresa Patrik Schick potrebbe ancora diventare un giocatore della Juve. Agli indizi degli ultimi giorni, complice il raffreddamento del feeling con l’Inter, s’è aggiunta una battuta di Pavel Nedved, vicepresidente bianconero arrivato sabato negli Stati Uniti poco prima della sfida con il Barcellona. Domanda di un cronista americano: «Si può riaprire la pista per Schick?». Risposta di Nedved, uscendo dagli spogliatoi del MetLife Stadium di New York: «Tutto è possibile». Del resto, l’ex stella juventina ben conosce il talento della Samp, suo connazionale, e Pavel Paska, suo procuratore. Schick ancora intriga l’ad Marotta e il ds Paratici, che l’hanno inseguito, e Allegri, che l’ha voluto. Tanto da puntarci sopra oltre 30 milioni. L’affare resta complicato, appeso alla salute del giocatore e alle ansie di monetizzare del presidente Ferrero. Nel caso, bisognerà ridiscutere la formula di acquisto, con un prestito e diritto di riscatto, da trasformarsi in obbligo a determinate condizioni: come il numero di presenze dell’attaccante nella stagione che verrà. Dopo il comunicato congiunto Samp-Juve che aveva fatto saltare il trasferimento, Ferrero aveva intavolato una trattativa con l’Inter, che al momento s’è arenata. Altri compratori disposti a sborsare ingenti somme non ci sono, nonostante le liste dei giorni scorsi. In tutti i casi bisognerà aspettare, perché Schick dovrà comunque essere sottoposto a controlli medici, dopo lo stop imposto dalle visite al JMedical e a Roma".
(Fonte: La Stampa)
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