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"La quarantena continua. Anche con il nuovo decreto il calcio resta chiuso. Con buona pace di quei presidenti, in prima fila Lotito, che volevano riprendere gli allenamenti dopo Pasquetta". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito al prolungamento delle misure restrittive, anche per lo sport, fino al 3 maggio prossimo. Qualora dovessero arrivare aggiornamenti positivi e l'indice di contagio dovesse abbassarsi, maggio potrebbe essere il mese della ripartenza.
Non mancano, però, le polemiche perché il presidente del CONI Giovanni Malagò ha chiarito come anche altri sport abbiano deciso di fermarsi e che il calcio non debba rischiare di pregiudicare la prossima stagione o non finire quella attuale, in caso di nuovi problemi. Non è tardata ad arrivare la risposta del presidente federale Gabriele Gravinache ha spiegato la specificità del calcio. La FIGC va avanti e, intanto, ha stilato un piano: dopo visite mediche approfondite da fare nell'ultima settimana di aprile e la sanificazione dei centri sportivi, si potrà tornare ad allenarsi dal 4 maggio e il campionato può ripartire il 30 maggio.
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