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"Si è visto chiaramente in Champions che esiste la cultura del tuffo. Si è visto con gli episodi di Neymar a Glasgow (Celtic-Barcellona, ndr) e di Balotelli ad Amsterdam (Ajax-Milan, ndr). Una squadra è rimasta in dieci e l'altra è stata penalizzata da un rigore negli ultimi minuti. Queste azioni mi intristiscono e mi preoccupano, perché anche io competo in Champions League".
Lo ha detto Mourinho qualche giorno fa, senza mezzi termini, come sempre accusando gli attaccanti di Barça e Milan di essere simulatori.
E Felipe Scolari, come aveva fatto Cesare Prandelli con Balo ("Non ci servono le crociate di Mou"), ha difeso l'attaccante brasiliano dal tecnico portoghese: "L'allenatore del Chelsea ha i suoi interessi e li difende. Se la sua squadra dovesse affrontare il Barcellona almeno avrà una scusa. Neymar cade come tutti gli altri, anche i suoi giocatori finiscono a terra".
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