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L'allibratore di Pescara Massimo Erodiani fa affermazioni pesanti, ma poi precisa di parlare per sentito dire. È successo anche ieri davanti al pm di Cremona Roberto Di Martino, quando Erodiani ha di nuovo chiamato in causa il presidente della Lazio Claudio Lotito. «Mi risulta che abbia gestito direttamente la combine della partita di Coppa Italia Lazio-Albinoleffe» ha detto Erodiani, già arrestato nella prima tranche dell’inchiesta. Ma poi, invitato a precisare l'affermazione, la prende più alla larga: dice di avere saputo nell’ambiente degli scommettitori che il medico Mario Pirani avrebbe a sua volta appreso della combine «organizzata» dal presidente biancazzurro. Quest’ultimo avrebbe agito però per interposta persona, mandando avanti l’ex presidente dell’Ancona Ermanno Pieroni. Erodiani ha poi rivelato un grottesco particolare su un altro presunto tarocco, quello su Inter-Lecce del 2011 (1-0 per i nerazzurri). L’ex portiere della Cremonese Marco Paoloni aveva assicurato che la partita sarebbe finita con un over; piuttosto scettici Erodiani e alcuni "zingari" avevano chiesto a Paoloni di incontrarsi con i giocatori del Lecce. Incontro avvenuto al casello autostradale di Termoli. «Paoloni ci presentò Corvia, Vives e Rosati che ci rassicurarono sull’esito della partita ma la domenica scoprimmo che quelli con Paoloni non erano affatto giocatori del Lecce». Erano invece 3 "comparse" raccattate chissà dove, ma che recitarono la parte a dovere: gli zingari pagarono infatti 200 mila euro, salvo poi pretenderne la restituzione.
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