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Fagioli, però, potrebbe scamparla prima. Almeno dal punto di vista sportivo. I suoi legali infatti hanno definito l’accordo con la procura federale per il patteggiamento: 8 mesi di squalifica, a cui aggiungere almeno altri 5 mesi di pene accessorie, in cui il giocatore si metterà a disposizione per educare sui rischi del gioco nelle scuole, con i bambini, e nelle scuole calcio. Da definire solo la durata di questo periodo, che potrebbe incidere sulla squalifica effettiva, allungandola o riducendola di un mese. La sua stagione è finita ma non può certo lamentarsi considerato che il minimo edittale per chi viola il divieto di scommesse è di 3 anni di squalifica. Fagioli non ha fatto nomi, a parte Tonali («È lui che mi ha invitato»), ma così potrà diventare un esempio. Un accordo che traccia la linea anche per gli altri due. Per questo Tonali e Zaniolo premono per farsi sentire al più presto sia a Torino, sia in procura Figc. Gli avvocati hanno già preso contatti al Palagiustizia di Torino: gli interrogatori davanti alla pm Manuela Pedrotta si svolgeranno nei prossimi giorni, entro il fine settimana al massimo.
Gli accertamenti si stanno allargando a quanti avevano ricevuto “l’invito” a iscriversi sulle piattaforme di gioco clandestine: non solo calciatori, ma in generale tesserati (ad esempio anche arbitri e dirigenti). Riscontri poi devono essere fatti sulle tipologie di scommesse fatte sia da Zaniolo che da Tonali: «Non sul calcio» ha fatto sapere il giocatore dell’Aston Villa, che avrebbe preferito puntare su giochi di carte, come poker o blackjack. Fagioli invece ha confessato e precisato: «Mai giocato sulla Juve». L’analisi del suo telefono sembra confermare quello che ha sostenuto", si legge.
(Fonte: Repubblica)
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