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Il noto giornalista Mario Sconcerti ha parlato così del momento di Inter e Juventus sulle colonne di Calciomercato.com:
Sconcerti, sulla Juve mi sembra si possano dire un paio di cose. Uno: nessuno giocava contro Allegri e due: l’altra sera con l’Inter si è divertita a giocare a pallone. Sei d’accordo?
«Sì, certo, la Juve ha ritrovato il piacere di giocare a pallone. E nessuno giocava contro Allegri, non ci sono giocatori che giocano contro l’allenatore, e quando lo fanno succede in maniera evidente, quasi violenta».
Cosa è cambiato rispetto a prima?
«Prima la Juve era diventata, e lo era da un paio d’anni, una squadra pigra, annoiata da se stessa, non aveva più nessuno spirito. Credo che se e siano accorti da soli i giocatori. Questo tipo di situazione non giovava a nessuno. Se la società va a toccare argomenti solidi, una reazione ce l’hai: credo sia successo questo».
Chi ha avuto il compito più complicato nel rimettere la propria squadra in carreggiata: Allegri o Inzaghi?
«Allegri di sicuro, perché la Juve era una squadra più logorata, con tanti infortuni. In fondo l’Inter di Inzaghi è rimasta la stessa. Ma ci sono due aspetti contraddittori che vanno sottolineati».
A cosa ti riferisci?
«Allora: l’Inter finora ha subito 22 gol e con questa media arriverebbe a fine campionato a 56-57 gol subiti. E questo significa che non può vincere lo scudetto. E’ un problema serio, ed è un problema di assetto. Questo Inzaghi non l’ha risolto. L’altro dato è che la Juve in 7 partite in trasferta ha fatto 4 gol. E’ un record negativo in campionato: solo Verona e Sampdoria hanno segnato così poco fuori casa. Ma questo problema è più facilmente risolvibile».
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