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Sconcerti “bacchetta” Spalletti: “Ottimo ma non vincente. L’Inter merita una guida che…”

L'analisi del giornalista che aggiunge: "Ci sono due differenze sostanziali nell’Inter di oggi rispetto a un anno fa"

Matteo Pifferi

Lungo editoriale di Mario Sconcerti sulle colonne del Corriere della Sera: argomento centrale del discorso, ovviamente, Juventus-Inter:

"Ci sono due differenze sostanziali nell’Inter di oggi rispetto a un anno fa. Una è di personalità: l’Inter è più tranquilla delle proprie doti. Tiene il campo da squadra ormai pronta, sa che molto della partita dipenderà dalla sua forza. Questo un anno fa le mancava, l’Inter dipendeva da Icardi, si diceva che erano suoi i gol ma anche sua la colpa di non trascinare la squadra in avanti, di tenerla divisa in due. In realtà era la presenza di un centrocampo inadatto, sbagliato, a dare evanescenza. Questo limite è stato quasi completamente coperto. Ora l’Inter fa fatica solo quando deve rincorrere gli avversari, ma sa fare la partita. Infatti è scomparso il difetto: un anno fa avevano segnato 8 giocatori, solo due centrocampisti. Oggi hanno segnato 12 giocatori, tutti i centrocampisti tranne Borja Valero, si è fatto gol da ogni parte del campo. Questa in sintesi è la differenza reale: l’Inter adesso ha molti giocatori capaci di segnare, quindi può vincere qualunque partita, anche quelle giocate male. L’anno scorso bloccato Icardi, fermata l’Inter. È questa disponibilità all’impresa quotidiana che tiene in partita l’Inter anche contro un avversario lontano come la Juve. Non so quanto sia reale la classifica oggi, 13 successi e un pareggio su 14 partite non sono un riferimento, sono un eccesso, costringono chiunque a stare molto distante dalla Juve. Qualcosa di più normale arriverà prima o poi anche per la Juve che resta comunque nettamente più forte di tutti. C’è da capire esattamente quanto. La distanza attuale porterebbe a fine campionato l’Inter terza a quasi 30 punti, il Napoli secondo a circa 22-24, cose mai viste, quindi da considerare improbabili. Ma qualunque sia la corretta proporzione tra avversari, la Juve è la squadra migliore".

CALENDARIO JUVE - "C’è da considerare per la prima volta un calendario pesante: Inter, Roma in trasferta, il derby, l’Atalanta a Bergamo, infine la Samp in casa. È possibile che due pareggi ci scappino, ma non è per niente detto che Napoli e Inter possano fare meglio. È in questi 25 giorni che si decide il campionato, la velocità della Juve ha portato in anticipo gli obblighi di primavera. Per avvicinarsi alla Juve, l’Inter deve trovare un salto di qualità definitivo anche da Spalletti. Al momento attuale la sua differenza con i risultati di Allegri è la più netta nel confronto complessivo delle squadre. Spalletti è un ottimo allenatore, molto realista, furbo, pratico, ma ha vinto praticamente niente. Ed ha allenato grandi squadre. La sua differenza è nell’aria, ma non pesa mai come quella di Allegri e Conte. La Juve non ha sempre avuto Ronaldo, ha vinto anche con Matri centravanti, suo cannoniere con 10 reti. La partita di Torino è un modo ideale per cominciare un cammino diverso. Spalletti adesso ha trovato quasi del tutto l’Inter. Ora l’Inter ha diritto a trovare del tutto una guida che le dia l’ultima differenza".

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