Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, analizza la prima sconfitta in campionato dell'Inter, battuta in casa dall'Udinese: "L'Inter ha perso la partita a inizio secondo tempo quando ha sostituito Brozovic (nel ruolo) con Borja Valero e quando non si è accorta che l’Udinese aveva cambiato modo di difendersi, lo faceva correndo in avanti, quasi attaccando. Borja è un mezzo grande giocatore, fa tutto lo spiegabile, ma per il trequartista di una squadra di vertice è poco. Il problema è annoso perché Borja comunque tocca decine di palloni mentre un trequartista vero ne tocca molti meno ma più importanti. Così l’Inter è rimasta a metà fra un avversario intraprendente e una propria manovra interrotta. Lì ha avuto la sfortuna degli episodi, che sono la giustizia del calcio nelle partite sbagliate. Ha preso un rigore e un gol con la difesa che rincorreva. Barak era venti centimetri avanti a quattro interisti in linea. È una sconfitta improvvisa, non prevista, ma ci sta. Oddo è un piccolo maestro nell’incartare le partite, ha idee disuguali, questo lo porta a qualche impresa. Non riesco a dire molto di più. Una sconfitta in 17 partite è quasi corretta. Il gioco era lento, Spalletti ha cambiato due terzi del centrocampo, se n’era accorto anche lui. Fra le tante cose che ha, all’Inter mancano le idee di un attaccante in più, qualunque sia il suo ruolo. O, meglio, centrocampisti che sappiano anche segnare. L’Inter ha solo Brozovic, che è incostante. Il resto sono giocatori d’ordine, non vanno nemmeno al tiro. Ma discutere l’Inter adesso sarebbe inverosimile. Manca un Saul, un Martinez, un Hazard, ma quante cose mancano agli altri?".
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Sconcerti: “Borja Valero è un mezzo grande giocatore, troppo poco per stare al vertice”
Il giornalista critica le prestazioni del centrocampista spagnolo
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