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Del momento dell'Inter dopo la sconfitta con la Lazio e della situazione Icardi-Spalletti ne ha parlato Mario Sconcerti sulle pagine del Corriere della Sera:
"Sarà Conte il prossimo allenatore dell'Inter. Non è una notizia, ma una mia convinzione maturata sui mormorii e le abitudini di un calcio che conosco. Nello specifico sto parlando di un metodo di ricostruzione dell’Inter e di quello che rende difficilissimo pensarlo adesso. Faccio un esempio. Nell’Inter presente Nainggolan è fuori, Icardi è sospeso tra l’andata e il ritorno. Se arriva Conte il primo giocatore che chiederà certamente sarà Nainggolan, il secondo Icardi. Questo condiziona gusti e comportamenti, vere e proprie leggi di gestione aziendale. Siamo ad aprile, a maggio finisce il campionato: l’Inter sa per forza oggi chi sarà il suo allenatore a luglio. E se lo sa ha anche una squadra in mente. Credo che questa sia la parte più difficile del presente, gestirlo in funzione della resistenza, non dello sviluppo. Di opinioni di persone competenti ma opposte. Il caso Icardi adesso è solo questo: a chi piace? Al vecchio o al nuovo? È un problema che riguarda altre grandi squadre imperfette, il Milan di Gattuso e Leonardo, la Roma di nessuno".
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