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Da Thohir a Suning. Gli interisti non si sono fatti troppe domande, hanno accettato tutto in virtù dei soldi e delle promesse inerenti al calciomercato. Di questo parla Mario Sconcerti nel suo editoriale sul Corriere della Sera. Il giornalista ha scritto un editoriale sugli umori del calcio, sui tifosi che protestano e ha sottolineato: “La realtà è che nessuno ha difeso il Milan (o l’Inter), il vecchio concetto di Milan o Inter, nemmeno la loro gente. In questa estate volgare contano solo i soldi che i nuovi possono portare. E non importa chi siano, persone nobili o affaristi, conta solo se Bacca accetta il West Ham o arriva Candreva. Questo è tifo? È amore per la propria squadra? È coscienza di classe? O è solo cercare un padrone che lasci una mancia? Il Milan e l’Inter si stanno vendendo, sono stati venduti a paesi quasi favolistici e la gente pensa al broncio di Mancini e Montella. Non assomiglia tutto a una straordinaria ignoranza, a una sconfitta comune? Perché se accetti il valore universale di una cessione del genere, non puoi fermarti ai tempi tecnici dei contratti. Basta che uno porti Candreva, o Mancini accetti sorridendo i suoi cinque milioni all’anno o Bacca trovi una squadra, poi le cose si aggiustano, i sentimenti ritrovano soddisfazione. È questo il nuovo calcio, una squadra degli altri. Abbiamo barattato promesse con la storia di noi stessi”.
(Fonte: Corriere della Sera, 01/08/2016)
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