Sconcerti: “Il tiki-taka di Guardiola ormai è il calcio dei più deboli. In Champions…”

Il tiki taka che ha dominato il calcio europeo e che ha portato una filosofia al potere è ormai superato. Ne è convinto Mario Sconcerti che, in un suo articolo sul sito del Corriere della Sera, non usa mezze misure per dire la sua sul gioco che ha in Guardiola il suo promotore più illustre. Scrive il giornalista: "In Europa si gioca più velocemente, c’è molto più quello che Sacchi chiamava movimento. Nessuno aspetta la palla da fermo, si corre sempre. Questo favorisce l’applicazione della qualità individuale perché condanna a saper controllare la palla e ad avere pensieri rapidi. Mi sembra ci sia un tramonto spettacolare del tiki-taka, pochi fanno ancora catenaccio in mezzo al campo, ancora meno giocano in orizzontale. Il possesso palla è diventato frenetico perché i giocatori si spostano rapidamente".

"C’è continua ricerca di conquistare zone libere del campo. Non è un’evoluzione, è un esaurimento. Il gioco del primo Guardiola è diventato la risorsa delle più deboli, tenere il pallone per difendersi. I migliori sono tornati ad attaccare giocando di prima e in modo abbastanza verticale. Hanno capito che più la palla va veloce, più il gioco si seleziona. Questo ha migliorato la tecnica di molti. I fuoriclasse stanno mancando proprio perché si è alzata la qualità di chiunque. Ma la media si è alzata tanto, i terzini adesso sono fantasisti, i mediani sono scomparsi, i difensori sono registi arretrati, il regista vero è un funambolo che deve controllare, pensare e giocare nello stesso istante".

(Fonte: corriere.it)