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Sconcerti: “Inter, è solo l’inizio: realtà diversa, Zhang vuole salvare se stesso”

Sconcerti: “Inter, è solo l’inizio: realtà diversa, Zhang vuole salvare se stesso”

Mario Sconcerti attacca duramente la proprietà nerazzurra: "Scudetto conquistato su debiti e stipendi non pagati"

Fabio Alampi

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, ha commentato l'addio tra Conte e l'Inter, senza risparmiare attacchi alla famiglia Zhang: "La storia dell'Inter e di Conte è una storia che si capisce solo se si resta un passo avanti ai fatti, senza condizionamenti di fede. Era chiaro si sarebbe arrivati a questo, come è chiaro adesso che siamo solo all'inizio. Non so perché i tifosi vengano sempre trattati come fossero bambini impauriti per cui vanno riempiti di risposte sbagliate ma rassicuranti. La realtà è che l'Inter è stata ipotecata a garanzia di un prestito di 275 milioni. Zhang non mette più soldi, non è in grado di farlo. Si è data la colpa al capitalismo di stato cinese dimenticando che la Cina ha salvato gli Zhang comprando a quasi due miliardi il 23 per cento della loro azienda madre alla deriva. Puoi avere un aiuto di stato così forte e poi pensare di acquistare Messi? No, non puoi,

qualunque sia il governo che ti salva.

L'Inter naviga adesso senza proprietà, non può che autogestirsi, quindi fare vittime, perché autogestirsi significa camminare accanto a un debito di 926 milioni totali. Chi rischia di più non è l'Inter, sono gli Zhang. Se non rimborsano il prestito perdono l'Inter a un terzo del valore. La mia convinzione è che Zhang non stia asciugando l'Inter per salvarla, ma per venderla meglio. Sta lottando per la sua plusvalenza. D'altra parte tutti in questa storia di sport atipico hanno riscosso un dividendo. Conte si licenzia pur sotto contratto facendosi pagare sette milioni di indennizzo, cioè l'intero stipendio di Mourinho alla Roma. I tifosi hanno avuto uno scudetto meritato ma conquistato su debiti incongrui e stipendi non pagati. Nessuno, proprio nessuno, adesso ha più diritti".

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