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Mancano gli attaccanti a Conteed è evidente. Ma Mario Sconcerti sostiene che quello non sia il problema principale della sua Inter. "L'ex ct si trova senza il suo Gruppo, cioè il suo pane, non sa cosa dire perché non sa a chi deve dirlo. Per un fondamentalista come lui questa è la situazione più instabile. Lo convince che sta perdendo tempo e il tempo perso nella costruzione non è come un centravanti sul mercato, quello non torna più".
Nella storia degli attaccanti l'editorialista vede due stranezze: "La prima è che tutto è fermo per pochi milioni. L’Inter vuole Dzeko, senza il quale anche Lukaku ha meno senso. Dzeko costa da due mesi 20 milioni, una cifra quasi inutile in questo mercato. L’Inter ne offre 12. Conte è dunque senza attaccanti non per gli 85 di Lukaku ma per gli 8 di differenza per Dzeko. Questo è molto meno comprensibile. Poi c’è il caso Icardi, un giocatore in difficoltà anche atletica perché non gioca da cinque mesi ed è evidente per tutti. All'argentino serviranno almeno due-tre mesi dal primo allenamento vero per tornare in forma. Valeva la pena arrivare a questo? Perché siamo arrivati alla rovina comune? Non si può fare tutti un passo indietro? Pure Conte sbaglia: non può farsi sentire solo sull’evidente e giocare sui soldi della società. Ha il dovere di offrire una soluzione tecnica alternativa".
E con queste parole il giornalista si riferisce anche alla Juventus, a come sta gestendo Higuain: "Sarri ogni tanto fa finta di volerselo tenere e lui segna. Tenere tutti nello stesso scopo è compito del capo e il capo è Conte".
(Fonte: Corriere della Sera)
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