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Sconcerti: “L’Inter ha fatto buon uso del calendario, Juve in difficoltà. Il derby…”

Marco Astori

L'analisi del noto giornalista

Nel corso del suo editoriale per il Corriere della Sera, il noto giornalista Mario Sconcerti ha analizzato così le prime giornate di campionato: "Cosa c'è di vero in questa classifica? Due cose: il buon uso del calendario fatto dall'Inter e l'evidente difficoltà della Juve. C'è qualcosa che tiene ancora lontani Sarri e la squadra. Un buon profeta ha bisogno di buoni ascoltatori. I giocatori della Juve non lo sono più, sono piccole aziende, hanno vinto moltissimo, non devono dimostrare niente. Se non ti vado bene cedimi, se puoi. Ma ne discutiamo alla pari. È in fondo la vera lezione che il caso Icardi ha portato a tutto il gran mondo del pallone. Non c'è più uno che comanda gli altri, ci sono solo tante ricchissime isole. Questo toglie alla preghiera laica ogni sintomo di fede. Se rendete inutile la parola, di Sarri resta solo il suo fanatismo muto, cioè irreale, virtuale. Così, lenta, arriva l'anarchia. Lo si sente dall'odore di sbagliato che si sente in campo. Non c'è una ragione esatta, tutti hanno vinto molto, non possono aver dimenticato tutto. C'è un disagio intellettuale che rende amaro il facile, che non trova le soluzioni, non ti diverte più.

È la sazietà delle prediche, la rivincita dei saccenti che annusano il più fragile e si allontanano per non contaminarsi. Allegri era noioso, insistente signore vendicativo. Alla fine molti si sono vendicati di lui. Era temuto, ma la paura è un sentimento, muove legioni. Temo che Sarri non faccia paura, voglia solo convincere il suo prossimo. L'approccio è giusto sempre in base alla terra che lo accoglie. La Juve oggi è satura di situazioni, non accetta più sermoni. Infatti fa quel che vuole. Con una Juve così piena di noia diventa un campionato incompleto, può venire in mente ad altri di riempirlo. Si può? Direi di sì. La verità sul Milan per esempio la sapremo nel derby, l'Inter sarà il primo avversario ad altezza della stagione. Non stupitevi: se partiamo dall'ipotesi che la Juve ha problemi, la qualità delle soluzioni si abbassa, porta dentro molti concorrenti. Anche per l'Inter vale il discorso Milan, vediamo il derby. Rebic ha dato più equilibrio al Milan perché permette a Paquetà di diventare marginale. Paquetà o decide le partite, o è inutile. Finora è stato inutile. Con Rebic (e un Verona in 10) il Milan è stato migliore. L'Inter ha più qualità, non è al meglio, serve capire quanti margini ha".