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"Un anno fa, il 29 dicembre, il Napoli chiuse in testa alla classifica il girone di andata. La Juve era seconda, a un punto ma seconda. Sono utili questi confronti perché danno un colore reale a quel che accade. Per esempio l’Inter era sempre terza ma con due punti in più. Questo farebbe pensare non sia successo niente in dodici mesi, ma non è vero. L’Inter è diventata una buona squadra definitiva, ha trovato un gioco che non è un traguardo ma un buon inizio di risultati veri. L’anno scorso segnava solo Icardi, avete idea di quanti gol avesse fatto nel girone di andata? 17, tre più di Ronaldo adesso. Oggi i suoi gol sono 9, appena 3 quelli di Perisic, ma all’Inter sono 12 i giocatori ad aver segnato contro i 7 di un anno fa. Questo è un progresso enorme. La quarta oggi ha un distacco di 21 punti dalla prima. Non c’è l’ombra di un duello in testa, mai la lontananza è stata così forte. Non è un caso". Nel corso del suo editoriale sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti ha analizzato così l'andamento dell'Inter, che ha chiuso il 2018 con due vittorie consecutive con Napoli ed Empoli.
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