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Sconcerti: “Inter da 5,5, mancano i big. Aspettando Thohir stanno fermi in due”

Ecco il giudizio di Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera, sulle squadre di A a pochi giorni dall’inizio del campionato: A dieci giorni dall’inizio del campionato la squadra con meno problemi mi sembra la Lazio (voto...

Francesco Parrone

Ecco il giudizio di Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera, sulle squadre di A a pochi giorni dall'inizio del campionato:

A dieci giorni dall’inizio del campionato la squadra con meno problemi mi sembra la Lazio (voto 7,5). Ha molta forza fisica ma anche qualità in attacco. Sarebbe perfetta se Klose avesse l’abitudine di giocare tutte le partite. Purtroppo ne perde una decina l’anno e in quella decina muore spesso il campionato della Lazio. Le manca un centravanti di riserva, Matri sarebbe l’ideale. Penso che Matri finirà per fare la differenza dovunque andrà. Le grandi squadre sono quelle che hanno un grande attaccante anche in panchina. Matri è il miglior numero due in circolazione.

La Juve (voto 9) commette un errore a venderlo e soprattutto a venderlo in Italia. Cresce in compenso Tevez, tipo diverso da come viene raccontato. Tevez è un duro buono, molto orgoglioso, con bella disponibilità alla riconoscenza. Sa che la Juve ha fatto uno sacrificio grosso per prenderlo e vuole ricompensarla. È però una punta vera. Non un numero 10. Il suo movimento classico è liberarsi in un mezzo metro per trovare il tiro. Non è un artista. È un attaccante esplosivo, con grande forza muscolare e piedi latini. Llorente va aspettato. Il Milan (voto 7) è molto legato a Balotelli sulla cui continuità poco si conosce. Il ragazzo è formidabile e andrebbe studiato cos’è che lo rende affascinante in tutto il mondo.

Conquista gente dovunque vada, ha una popolarità che perfino Baggio trovò solo dopo due Mondiali. Ma non ha ancora mai giocato un campionato intero. È un Milan pronto, non bellissimo. E Galliani dovrebbe riflettere sul perché da Firenze a Mosca viene accusato di scorrettezze di mercato. Tutto il castello si basa sulla continuità di Balotelli. De Jong, Poli sono giocatori buoni che anche gli avversari hanno. La diversità è solo Balotelli. Questo limita. La Fiorentina (voto 7,5) sta subendo la crescita di Montella. È strano fare 33 giorni di ritiro e accorgersi dopo che sono troppi. È strano avere da due anni il portiere Neto in casa e non sapere ancora cosa valga. È strano aver subìto 44 reti e aver rinforzato solo l’attacco. È anche strano dare la colpa al portiere per errori individuali dei difensori. È stata l’intera fase difensiva a naufragare questa estate. Fossi il portiere sarei io molto seccato con i miei difensori, non viceversa. Più di tutto adesso manca la vecchia magia contadina di Montella, la sua semplicità nel leggere le situazioni. Ora profuma di scienziato.

L’Inter (voto 5,5) ritrova Kovacic e guarda al mercato. Non è chiaro con quali ambizioni. Mancano solo grandi giocatori, non ripieghi. Così com’è sembra abbastanza modesta. Con Osvaldo e magari Nainggolan diventerebbe competitiva. Mi sembra che l’Inter sia la vera vittima delle incertezze di Moratti e Thohir. Aspettando il secondo presidente, stanno fermi in due.

Roma e Napoli (voto 8) sono quelle che più si sono rinnovate, molto difficile giudicare adesso. Di sicuro Higuain (voto 8) è fortissimo, diverso da Cavani (voto 9), più centravanti vero, con meno gol in testa, ma giocatore completo. Benitez mi sembra ringiovanito. Lo ricordo intelligente e triste a Milano, ora sembra che Napoli gli abbia reso l’entusiasmo e la lucemediterranea di Valencia. Il Napoli sarà più brillante di un anno fa. I risultati verranno però dalla sua tenuta, dalla stabilità che a Mazzarri veniva ormai a memoria. La Roma (voto 7) sarà forse la vera sorpresa. Se Destro guarisce, se De Rossi diventa felice, se Maicon ritrova condizione e Lamela (voto 8) continua a crescere.