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Sconcerti: “Inter? Difficile essere soddisfatti: è un adagio con qualche acuto”

Daniele Mari

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha commentato così la vittoria dell’Inter sul Napoli: “Il Napoli è sempre piuttosto lento quando gioca in trasferta, cerca una qualità di manovra che non ha. L’Inter...

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha commentato così la vittoria dell'Inter sul Napoli: "Il Napoli è sempre piuttosto lento quando gioca in trasferta, cerca una qualità di manovra che non ha. L’Inter ha potuto giocare la partita come preferisce, ripartendo. È difficile chiudere soddisfatti una partita dell’Inter, non c’è un’architettura, si va avanti fidando sulla qualità degli individui. Ma gli individui fanno parte della squadra, una partita può costruirsi anche a strappi. Il campionato dell’Inter è questo, un adagio sovrastato da qualche acuto.Ma i solisti sono tanti e sono quasi il meglio. Non di più ha dato il Napoli, arrivato forse stremato all’occasione per fare il salto di qualità. Ha tenuto il pallone, ma è stato poche volte pericoloso. Se non ha spazio davanti deve abbassare il ritmo, e a quel ritmo è controllabile.

Così l’Inter adesso è seconda in classifica. È un grosso risultato per una squadra messa insieme con affanno e con qualche risparmio, ma non usurpa il suo posto. Può avvicinarla la Roma, tenerle il passo la Lazio. Il Napoli mi è sembrato stavolta un po’ piegato su se stesso. Senza l’ultima idea, quasi sommerso da quanto ha già fatto. Difficile possa rendere di più, non è in sostanza uno straordinario avversario. Più facile sia l’Inter a incantarsi e a perdere la strada da sola. La Juve sembra ancora un’altra cosa, ma ha bisogno di giocare bene per vincere. L’Inter meno, ha più consuetudine con la prodezza. Sarà per la Juve un avversario estremamente fastidioso. Il Milan cresce al di là dei gol, un paio dei quali gli sono regalati dal portiere del Torino. Ha trovato convinzione, tutto ha smesso di sembrare un’eccezione, è tornata una buona vecchia normalità. Se non pensa allo scudetto può succedere di tutto. C’è ancora un posto per la Champions".