Il giorno dopo Inter-Atalanta, dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza la spettacolare gara di San Siro. Questo il pensiero del giornalista: "L’Inter perde punti al primo scontro diretto, il Milan è avanti perché ha vinto il suo, settimane fa, contro la Lazio. L’unica indicazione certa della stagione è che nessuno è formidabile. Personalmente vedevo meglio l’Inter, ma ha passato momenti ingenui contro l’Atalanta per complicazioni personali, non per superiorità dell’avversario. Non discuto la bellezza della partita, che è stata avvincente e antica, quasi un incontro di pugilato fra campioni a guardia bassa, discuto la vulnerabilità di entrambi. Poteva finire 5-5, questo vuol dire un errore del calcio. Che infatti c’è stato".
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Sconcerti: “Inter, di veramente grande ho visto un giocatore. Inzaghi ha…”
L'analisi del giornalista su Inter-Atalanta dalle colonne del Corriere della Sera
"Gasperini ha rovesciato l’Atalanta mettendo fuori a mezzora dalla fine l’intero suo attacco, Zapata, Malinovskyi, Pessina. Inzaghi, in forte difficoltà, ha indovinato il modo di ribaltare la partita con i suoi cambi. Ma questo non significa superiorità, solo bravura del tecnico in un momento. Di veramente grande ho visto un giocatore, Barella, di dimensioni ormai non definibili, più le due punte, Dzeko e Lautaro, calcio offensivo da manuale nell’impostazione degli arti e nella precisione. L’Inter è mancata nella lunghezza del gioco, l’Atalanta aveva sempre un uomo in più, Toloi, che permetteva di liberare chiunque ai margini dell’area interista. Gasperini avrebbe meritato di perdere per i cambi che ha fatto nel suo momento migliore. L’Inter poteva far tirare il rigore a uno dei suoi tanti giocatori con più esperienza, per esempio Dzeko. Le partite bellissime sono sempre piene di errori. E contentano tutti perché tutti hanno spaventato. Ma raramente soddisfano la classifica".
(Corriere della Sera)
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