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Mario Sconcerti analizza sulle colonne de' Il Corriere della Sera il primato dell'Inter dopo quattro turni di campionato. Secondo il noto giornalista la "vera spinta" dell'Inter sta nella difesa, "in cui Godin si è inserito con leggerezza".
La squadra di Conte risulta concreta in questo avvio di stagione: "L’Inter non è irresistibile, ma chiude tutto, quindi rilancia continuamente. In qualche modo gli avversari rimbalzano, si trovano sempre la palla nella loro metà campo. La difesa dell’Inter è anche il suo centrocampo, il suo inizio di azione. I registi possono giocare palloni migliori, sanno che perderli sarà un errore subito recuperato".
Il vero segreto tattico sono i duelli in mezzo al campo: "L’Inter non gioca a tre, gioca a 1 più 1 più 1, cioè marcature dirette. Il vero libero sabato era D’Ambrosio, peraltro ormai giocatore tattico quasi indispensabile. Una squadra impostata con criteri così precisi attribuisce allo svolgimento del compito più importanza che non alla classe, la tecnica. L’Inter è un meccanismo arcaico ma esatto. Non conta quanto sei moderno se funzioni. Lo diceva anche il vecchio Einstein. Conta il rapporto relativo con gli altri, che giocano a volte meglio al calcio, ma vanno a caso, come la Juve di questi tempi".
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