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Sconcerti: “Inter oltre i suoi limiti, merito di Spalletti. Lazio e Roma più adulte, ma…”

Andrea Della Sala

Il giornalista sul Corriere della Sera ha parlato della corsa alla Champions

La corsa agli ultimi due posti per la prossima Champions League sta diventando davvero avvincente. Roma, Lazio e Inter lottano e lotteranno fino alla fine punto su punto per entrare tra le prime quattro in classifica, ma inevitabilmente una di loro rimarrà fuori. Sulla corsa alla Champions si è sbilanciato il giornalista del Corriere della Sera Mario Sconcerti:

"Cosa distingue Roma, Lazio e Inter? L’Inter è quella che è migliorata di più. Già adesso ha 63 punti, uno in più rispetto a tutto lo scorso anno. Ha perso la metà delle partite di Roma e Lazio, 4 contro 7, ha la seconda miglior difesa. La Lazio ha gli stessi punti dell’anno scorso, la Roma 11 in meno, l’Inter 7 in più. I numeri dell’Inter sono abbastanza sorprendenti: ha una media gol di 1.63 a partita, non altissima ma con questa media avrebbe vinto 20 degli ultimi 60 scudetti. Il suo problema è che segnano solo pochi giocatori. Candreva, Borja Valero, Gagliardini, Miranda, Vecino, Karamoh, D’Ambrosio, lo stesso Joao Mario finché c’è stato, Rafinha, hanno segnato in tutto 2 reti. Qualche spicciolo in più Eder, Skriniar e Brozovic. Questa rarità dell’uomo gol è stato il limite dell’Inter. Molto difficile diventare squadra se segnano solo in due, Icardi e Perisic, mancano le fondamenta stesse del gioco. Eppure l’Inter nei risultati squadra lo è stata. Solo 4 sconfitte, un anno fa Allegri ha vinto lo scudetto perdendo 5 volte".

Secondo Sconcerti è merito del tecnico nerazzurro: "Credo sia stato lento ma bravo soprattutto Spalletti. Per la prima volta in tanti anni qualcosa è stato costruito. Il suo merito è essere rimasto attaccato a squadre più adulte come Roma e Lazio. Fino a poterle ancora raggiungere. In questo momento non c’è una terza o una quinta, restano tre squadre non equivalenti ma dentro la stessa classifica. Era molto tempo che non accadeva all’Inter. La Lazio è la squadra più diversa, le manca una riserva di Immobile e un Milinkovic più continuo. Anderson è stato il miglior rinforzo di gennaio apparso sul mercato di tutti. Prende troppi gol, 43, il doppio dell’Inter, ma segna tantissimo, 79 reti. Anche alla Lazio manca l’equilibrio ultimo. La Roma va per definizione a ondate, Di Francesco si ispira inconsciamente più alle visioni di Zeman che al rigore di Sacchi. Ha molti giocatori rapidi (Under, El Shaarawy, Perotti, Florenzi, Bruno Peres) che allungano gli avversari. Poi ha la classe di Dzeko, ma anche la forza di Nainggolan e l’esperienza di Kolarov, De Rossi, Strootman. La Roma è la più completa, anche se discontinua, ha però tanti giocatori che decidono le partite. Fra le tre è la più pronta e anche quella che pretende di più da se stessa. Resta da vedere come gestirà la Champions. Credo arriverà terza, il resto sarà fra la consapevolezza della Lazio e le sorprese dell’Inter".

(Corriere della Sera)