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Sconcerti: “L’Inter non ha una malattia precisa, ma un problema generale. Trappola Roma”

Inter Sconcerti
Della ripresa del campionato e della sfida di questa sera a san Siro ha parlato sul Corriere della Sera il giornalista Mario Sconcerti

Andrea Della Sala

Della ripresa del campionato e della sfida di questa sera a san Siro ha parlato sul Corriere della Sera il giornalista Mario Sconcerti:

Le sei squadre migliori, tenendo da parte per un momento Atalanta e Udinese, hanno tutte meno punti di un anno fa. Tanti punti meno. Il Milan 5, il Napoli 4, l’Inter 5, la Roma 1, la Juve 1 nonostante fosse un anno fa appena a metà classifica. Solo la Lazio ha 3 punti in più. Cosa è successo di così diverso? Eppure poche sono state le cose evidenti. Si parla di un Milan cresciuto, di un Napoli completo, di una Roma che spreca ma esiste. Si dà conto di molte buone notizie che hanno prodotto però una classifica lenta, anomala. In realtà la sorpresa reale viene dall’Udinese il cui gioco attuale può cominciare a dare risposte: l’Udinese è la squadra che segna di più con i centrocampisti, 7 gol (l’Inter 6, il Napoli 2, il Milan 2, la Juve zero). L’altra novità è il rovesciamento dell’Atalanta, non più squadra di corsa, ma di pensiero e occupazione del campo. Le altre stanno continuando a essere le stesse di un anno fa.

Sconcerti: “L’Inter non ha una malattia precisa, ma un problema generale. Trappola Roma”- immagine 2

La differenza tra Milan e Napoli la sta facendo il diverso rendimento di Kvaratskhelia da una parte e De Ketelaere dall’altra. L’Inter ha qualcosa di più profondo, gioca spesso bene e spesso scompare, questo non indica una malattia precisa, ma un problema generale. Non si parla più solo di campo, c’è sempre un mercato che incombe perché incombe la crisi della società. Barella pesa meno, Brozovic anche (ed è pure infortunato), Dumfries è superabile quando fa il terzino, l’intera difesa, senza supporto, balla. Ma se c’è qualcuno che deve aver fretta oggi è proprio l’Inter. La partita è una trappola perché allontanerà una o entrambe le squadre dalla grande classifica. Ma lancerà quella che vince. Se tutti sono indietro, nessuno è indietro veramente. Le difficoltà nel calcio sono spesso circolari. Ma ora è venuto il tempo di vincere.

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