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Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza la 21a giornata di Serie A dove l'Inter è stata fermata dal Cagliari e la Juventus ha perso a Napoli. "Se Conte avesse saputo quanta poca Juve rimaneva per il Napoli, avrebbe certamente evitato la sceneggiata contro l’arbitro e la fuga dalla conferenza stampa per eccesso di stress. È stata una giornata di fiacca improvvisa, come il primo giorno di primavera, nessuna delle prime quattro ha vinto, la Juve ha perso. Non ha giocato la Lazio nel derby, non è entrata in campo la Juve col Napoli, ha fatto fatica anche l’Inter contro la vecchia organizzazione del Cagliari. L’Inter adesso è a 3 punti, la distanza di uno scontro diretto, la Lazio è a 5, ma ha anche una partita in meno. Ritrova un equilibrio forte un campionato squilibrato, dove le ultime prendono punti alle squadre di mezzo e quelle di mezzo alle grandi squadre. Una Juve così inesistente riapre qualunque gioco. Anche la Lazio è scomparsa. È vero che più vinci e più ti avvicini alla sconfitta, ma si può perdere giocando. La Lazio è stata solo a guardare una bella Roma che non vedeva la porta. Conte ha 8 punti più di un anno fa, ne ha recuperati 16 alla Juve. Ha fatto un ottimo lavoro e viene adesso perdonato nel suo momento di debolezza. Ma l’Inter più che stanca è diventata solita. Le poche idee del centrocampo sono le poche idee dei due attaccanti. Eriksen è un buon acquisto solo per questo, può dare non il meglio, ma il di più. Il resto dipende ancora da Sarri".
(Corriere della Sera)
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