Questa sera davanti a un San Siro tutto esaurito si affronteranno Inter e Juve; la prima in lotta per rientrare in Champions, la seconda per vincere lo scudetto. Sulla delicata partita è intervenuto Mario Sconcerti sul Corriere della Sera: "La vera novità di Inter-Juve è che stavolta vale di per se stessa: per il record d’incassi, per gli spettatori che continuano ad aumentare, per l’importanza diretta della partita sulla classifica delle squadre. Non ce ne siamo accorti, ma era dal tempo di Benitez, cioè l’angolo dopo Mourinho, che l’Inter non aveva questi punti. Nel frattempo in 6 stagioni ha lasciato alla Juve circa 170 punti di differenza. Appena dieci mesi fa aveva perso 14 partite, ora ne ha perse 4 e ha la seconda difesa del campionato. Allegri un anno fa vinse lo scudetto perdendo 5 volte. Non è un’Inter bellissima, ma è l’Inter migliore da molti anni a questa parte. La prima che è stata rivoltata molte volte e alla fine forse si sia capita. Fa parte del costume dell’Inter prendersi molto sul serio con la scusa della follia, è strano che questa volta si faccia molta fatica a riconoscere il buono che è stato trovato. Che non è la squadra, quella è comunque sbilenca, ma la resistenza, l’insistenza, la forza un po’ afona, quasi pigra, per rimanere attaccati alla strada del campionato. A Roma dicono che Roma e Lazio hanno fatto una grande stagione, e dicono bene. L’Inter ha fatto fino a oggi la stessa stagione e tutti sono delusi. Onestamente non capisco, anche perché l’Inter era quella che partiva da più indietro. Le è mancato forse un risultato che desse significato alla novità del campionato. Se battesse la Juve deciderebbe la stagione di tutti: forse è questo lusso che resta ancora sospeso".
FC Inter 1908
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(Corriere della Sera)
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