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Il giorno dopo la sofferta vittoria dell'Inter sul campo del Sassuolo, dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza la vittoria dei nerazzurri. "Torna il rumore della Juve, ma l’Inter continua a sentirlo da lontano. La Juve è ritrovata come intelligenza tattica, non è più dominatrice, va spesso in confusione nel primo tempo, ma conferma di avere linee tecniche nuove, non di potenza, ma di esatta convenienza".
"Inzaghi azzecca di nuovo i cambi, ne porta quattro in campo a Sassuolo mentre quasi a metà ripresa sta perdendo. Uno è Dzeko che impiega mezzo minuto a toccare il pallone e metterlo in porta. Succede come a Verona e Firenze. Brutto primo tempo, senza colore né personalità. Ottima ripresa, lucida, cattiva, ben guidata dalla panchina. Forse è più un segnale di limite che di forza, a tratti il Sassuolo ha giocato con una qualità sconosciuta all’Inter, ma l’Inter ha i tempi brevi delle grandi squadre, può permettersi combinazioni improvvise. Il Sassuolo è un piccolo riassunto delle necessità italiane. Ha i due migliori centravanti giovani, Raspadori e Scamacca, ma hanno segnato un gol in due. Fino a restituire il posto al vecchio Defrel".
(Corriere della Sera)
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