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Sulle pagine del Corriere della Sera Mario Sconcerti analizza la disfatta nerazzurra di ieri: «Vidic marca ancora all’inglese, a zona nella zona. Medel è andato subito in difficoltà davanti ai raddoppi dei centrocampisti del Cagliari. La difesa in genere, non protetta e sfasata, distratta, ha fatto di Ibarbo un giocatore planetario. Capitano raramente giornate così alle grandi squadre, ma quando capitano si tengono per il collo almeno col mestiere, la cattiveria. L’Inter non ha avuto niente, non c’è mai stata. Questa è la domanda più dura: perchè questo niente insistito, dall’inizio alla fine? Io credo in Mazzarri e nella squadra, penso ancora possa essere l’ultima per la Champions, ma c’è ancora nel progetto una vaghezza pesante, troppi mezzi giocatori, una sopravvalutazione di se stessi che funziona al massimo quando si è già grandi, non quando si corre per diventarlo e il traguardo è lontano. È un risultato di gioco, questo, che indica una malattia, tanto più seria perché trasversale, abbraccia tutta la squadra. E finisce per segnare un limite grave».
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