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Scotta ancora tremendamente l'eliminazione dell'Italia nei playoff per la qualificazione ai Mondiali di Russia del 2018 contro la Svezia di lunedì sera a San Siro. Il mondo del calcio tricolore si interroga in questi giorni su quali potrebbero essere le riforme da attuare per permettere a tutto il movimento di ripartire. Sull'argomento è intervenuto a TMW Radio Mario Sconcerti, che ha detto:
"Non considero Tavecchio responsabile della crisi del calcio italiano. La crisi è iniziata molto tempo fa. Siamo arrivati ultimi al Mondiale del 2010 e siamo stati eliminati al primo turno del Mondiale del 2014. Tavecchio non c'era allora. Se parliamo di eleganza, per me Tavecchio può fare quello che vuole e andarsene a casa, ma è inutile individuare in lui il capro espiatorio. Il problema del calcio italiano è che non produciamo un giocatore di livello internazionale ormai da tantissimi anni. Riforma del calcio italiano? Bisognerà fare tante cose. Io ho già dato il mio parere, ma ci dicano anche i calciatori cosa vogliono fare. Sento parlare di Maldini, Del Piero o Baggio ai vertici della Federazione, ma loro dove sono adesso? Che idee hanno loro? Perché non ne parlano? Possibile che il problema del calcio italiano sia un settantenne di 1,60 m? Non credo proprio".
(Fonte: TMW Radio)
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