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Sconcerti: “Juve infinitamente meglio del Real. E Chievo vale Schalke, l’Empoli il Psv”

Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera, ha analizzato il passaggio della Juventus alla finale di Berlino: “Non è un miracolo, la Juve gioca meglio del Real. Non molto, ma è sempre dentro la partita. Ronaldo non sa più...

Alessandro De Felice

Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera, ha analizzato il passaggio della Juventus alla finale di Berlino: "Non è un miracolo, la Juve gioca meglio del Real. Non molto, ma è sempre dentro la partita. Ronaldo non sa più conciliare la velocità con l’effetto, Bale è un equilibrista, bisogna che il calcio lavori per lui, difficile il viceversa. Questo è il punto: la Juve è una squadra, il Real no. La Juve sa maneggiare un risultato anche dentro una brutta partita, il Real no. Se a Madrid sono arrabbiati con Ancelotti, hanno ragione. Il Real è una squadra spezzata in tre parti dove non c’è una sola idea di gioco normale.

Infinitamente meglio la Juve, umile, magra, decisa a inseguire anche quando sembrava difficile, una squadra diventata lentamente da vertice europeo perché intelligente, moderna, senza fuoriclasse ma anche senza il peso di aggettivi che comporta averne. La Juve sul tetto d’Europa è un’anomalia non prevista da noi giornalisti esperti che, essendo esperti, tendiamo a dimostrare sempre il facile: che il campionato inglese è il più forte, che quello tedesco è il più organizzato, che quello spagnolo è il più spettacolare.

Il campionato italiano non c’è, ci sono critici che, per andare all’estero, nemmeno lo vedono mai. La vittoria della Juve a Madrid significa questo, una piccola svolta enciclopedia, un nuovo alfabeto della qualità. Come dire che non solo la Juve è meglio del Real, ma anche che il Chievo non è peggio dello Schalke, e l’Empoli è forse alla pari con il Psv. Che possiamo finalmente interrompere questa lunga processione di battenti che abbiamo cominciato anni fa scambiando la crisi economica con la fine di un mondo. Finiti i soldi, è invece tornata fuori l’intelligenza.

 

Adoro questa Juve scarna, senza leggenda, senza Platini e Zidane, che rifà a propria immagine il calcio europeo. Il calcio è questa capacità moderata di lavoro, di suggestione del particolare, molto più che prendere James Rodriguez e tenerlo poi per una stagione fuori ruolo. La Juve ha una realtà tecnica esatta, è stata costruita per assecondare le idee di chi la guidava. Il Real è una squadra sbagliata. La Juve è un calcio diventato ormai quasi eterno, l’uomo contro il dinosauro, dove il dinosauro alla fine diventa perfino un pranzo. E a questo punto, con calma, ma si può perfino dire che non è finita".