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Nel corso di un ampio editoriale sul Corriere della Sera, il giornalista Mario Sconcertiè tornato su Napoli-Inter in vista della finale di Coppa Italia:
"Il Napoli non ha giocato bene con l’Inter, ma ha tenuto lo stesso ritmo per tutta la partita. La Juve no. Sarà una partita tattica, asimmetrica. Gattuso gioca all’italiana, spesso anche troppo. Ma ha i due attaccanti più agili del campionato, Mertense Insigne. Insomma, c’è ancora molta partita. E aria di crisi per chi perde".
SULLA JUVENTUS - "Quello che però nemmeno il nuovo inizio è riuscito a chiarire è la dimensione reale di questa Juve, «di qualità» per definizione e mai perfettamente realizzata. Ci sono sulla Juve più narrazioni che risultati. Per esempio ha perso il primo titolo che ha giocato, la Supercoppa contro la Lazio. Per esempio si dice abbia un organico enorme e non è vero. Questo è uno degli slogan da chiarire. La Juve ha fatto giocare in campionato 23 giocatori, il Napoli 24. Ma di questi 23 uno è Buffon,due sono Chiellini e Demiral che hanno saltato tutta la stagione. Uno è Khedira che è appena rientrato dopo essersi infortunato alla fine dello scorso anno. Un altro è De Sciglio che a Sarri non è mai interessato niente. Uno è Rugani, due partite, e infine l’ultimo è Emre Can venduto a gennaio. Sono 7 giocatori in meno che portano il totale dell’organico ad appena 16 giocatori, quanti oggi basterebbero appena per fare tutti i cambi disponibili".
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