Il noto giornalista Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera ha analizzato la vittoria nerazzurra di Verona: "Non è stata la più bella partita dell’ Inter, ma è stata la partita di una squadra forte su un campo debole. L’unico errore l’ha commesso Handanovic, se l’ha commesso. A me non sembrava rigore, Handanovic è stato scomposto ma cercava la palla non l’uomo. L’ Inter ha una caratteristica che la condiziona, si adatta all’avversario. Può essere un pregio se l’avversario è di lusso, lo è meno quando chi ha davanti non la vale. In sostanza gioca bene con chi gioca meglio. E il Verona non era di questa razza. Così il cammino continua, la classifica anche, la lunga catena di vittorie delle prime. Poteva essere più brillante l’ Inter, ma ha segnato relativamente presto e ha impiegato appena 8 minuti per ritornare in vantaggio. Resta la grande sorpresa di questa squadra. Un anno fa aveva 14 punti, oggi più del doppio. Subisce un gol ogni due partite, è rimasta una sola volta senza segnare. I parametri dicono che è tutto in regola per vincere. Il problema di questa stagione è che sono in cinque ad avere i numeri dalla loro parte. L’ Inter è una risposta propria al cammino di Napoli e Juve, è più complessa ma dura, solida, insistente.
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Sconcerti: “L’Inter ha una caratteristica, si adatta all’avversario. Non è chiaro come…”
Il commento sulla vittoria nerazzurra di Verona da parte del giornalista Sconcerti
Non è chiaro come poterla battere perché è molto vigile, reagisce, non ha paura di sporcarsi le mani in fasi confuse. In altre parole è una vincente di altri tempi, nemmeno troppo lontani, quando la partita era gestione dei dettagli. Sta crescendo Vecino e anche l’utilità di Borja Valero, che non è un fantasista ma un riferimento, non è chiaro perché sia utile ma è bello che ci sia sempre a normalizzare il gioco. Mi sembra tutto di nuovo pronto per camminare a lungo".
(Fonte: Mario Sconcerti, Corriere della Sera 31/10/17)
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