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Sconcerti: “L’Italia c’è ma meglio Pavoletti di Immobile. Chiesa? Errore di Verratti che…”

Le parole del giornalista del Corriere della Sera

Matteo Pifferi

Una buona Italia quella ammirata a San Siro ma lo 0-0 alla fine regala il passaggio del turno al Portogallo. Ecco l'analisi di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera:

"L’ Italia si conferma nel nuovo stile, non batte il Portogallo ma spesso domina. Credo si sia tornati ad avere una squadra, resta ora da crescerla e migliorarla. Le cose buone non sono state poche. La prima viene dall’autorità di Verratti in mezzo al campo, da centrocampista di valore finalmente internazionale. Si è sveltito molto, si capisce con Jorginho, ha un’intesa spontanea con Insigne. È stato sempre presente ma meno brillante Insigne che ha lasciato spesso a Biraghi il lato sinistro secondo la nuova lettura del suo ruolo fatta da Ancelotti. Sono mancati Chiesa e soprattutto Immobile. Chiesa credo sia un errore quasi geografico di Verratti, che essendo destro tende sempre a giocare il pallone verso sinistra, cioè la parte opposta rispetto a Chiesa. Barella ha lo stesso slancio, il risultato è che a Chiesa arrivano palloni senza spazio, poco giocabili. Immobile è un problema più ampio. In Nazionale raramente ha giocato bene perché non è il centravanti tradizionale da area di rigore. Immobile è uno schema intero, copre tutto il gioco di attacco. Acquista peso via via che cammina, che si avvicina all’area. Deve avere il pallone molto prima della fine del campo. Altrimenti non si coordina, non trova il tiro. Senza di lui non abbiamo molti schemi di riserva. Insigne è il più avanzato dei centrocampisti, Chiesa è stanco e malservito, nessuno dei centrocampisti ha infine voglia di entrare in area, luogo in cui siamo sempre in pochi. Dal non gioco siamo in sostanza arrivati a una qualche accademia. È un miglioramento evidente ricordandoci da dove siamo partiti, ma visto l’errore, viene anche la voglia di correggerlo in fretta. Per una Nazionale di stoffa fine meglio un centravanti grezzo, fisico, per esempio Pavoletti. Se ne va intanto la Nations League, ma è già tanto non essere finiti in serie B come la Germania. A me sembra chiusa la discesa, abbiamo più idee che uomini, questa dovrebbe essere una garanzia. Forse è nata l’Italia di Verratti.

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