- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza le avversarie della Juve in campionato. Il focus si sposta soprattutto sull'Inter di Antonio Conte: "La differenza dell’Atalanta, ma anche di Inter e Napoli è proprio questa: sono squadre compiute che attaccano una Juve rinnovata, a partire dal pensiero di chi la guida. La Juve è molto vecchia, quindi lenta, nei due centrali difensivi; è giovane a centrocampo e ha tre età opposte in attacco. Tra Kulusevski e Ronaldo passano 15 anni, tra Dybala e Kulusevski 7. Avere età così diverse comporta avere passi diversi. Non è un problema di velocità e resistenza, quelle si avvicinano sempre se si è ben allenati. È il ritmo naturale che cambia. La ricostruzione tecnica non è facile, né Pirlo la sta semplificando. Cambiare tutto il centrocampo nella stessa partita come ha fatto a Roma significa aver sbagliato per intero l’idea iniziale".
"Anche l’Inter si sta rinnovando ma le sue basi sono state semplicemente rafforzate. Lukaku è determinante come un anno fa ancora non era. Ora è più importante nella squadra perfino di Ronaldo che segna di più ma corre su un binario solitario. È cresciuto Lautaro, sta capendo le sue qualità, sta diventando un attaccante da gol, è concreto sempre e in fretta. E Vidal porta la visione del vecchio grande giocatore, la partita con la Fiorentina l’ha vinta lui con la linearità che ha dato al mucchio finale. L’Inter ha un vantaggio in più: Conte perde poche partite. L’anno scorso addirittura tre meno della Juve che ha vinto. Oggi c’è Sanchez dall’inizio e si sono indebolite le squadre medio piccole. È più difficile pareggiare per l’Inter".
(Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA