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Sconcerti: “Lukaku, affare più raffinato e disperato nella storia del calcio. Non ricordo…”

Gianni Pampinella

Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti commenta il clamoroso ritorno dell'attaccante belga

Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti commenta il clamoroso ritorno di Romelu Lukaku a Milano. Un'operazione impensabile fino a qualche settimana fa e che, invece, alla fine si è concretizzata. "Lukaku che torna all’Inter è una storia di mercato impensabile ai giorni nostri e anche nei giorni di altri. A modo suo è l’affare più raffinato e disperato nella lunga storia del calcio. Perché alla base non c’è un’esigenza tecnica di una società, ma quella esistenziale di un grande giocatore caduto male nelle preferenze del tecnico e improvvisamente cosciente delle proprie necessità prima ancora che delle sue convenienze. Conosco il calcio da un po’ di decenni, non ricordo un campione che si sia ridotto di un quarto lo stipendio per il piccolo piacere di tornare nella sua vecchia società. La prima evidenza è questa, una primizia in un mondo avido dove stavolta vince la voglia di esistere diversamente".

"Quanto vale tecnicamente Lukaku? Vale molto perché è un verbo che si coniuga facilmente, basta assecondarlo. Non puoi trattarlo come fosse Vlahovic perché ha più variabili. Lukaku vale tre-quattro schemi, è come tu vuoi che sia. Tuchel gli dava un ruolo rigido in mezzo al gioco. Lukaku è l’opposto, esiste il suo spazio, esistono le sue esigenze, che vanno declinate in base alla realtà comune. Non so come andrà il mercato dell’Inter, ma in questo esatto momento è di un’architettura metafisica. Nel pochissimo delle notizie reali, la squadra più in difficoltà ha fatto l’impensabile. E oggi è nettamente avanti agli altri".

(Corriere della Sera)