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L'analisi di Mario Sconcerti sull'Inter di Roberto Mancini sconfitta ieri sera a Firenze parte da un assunto molto chiaro: «Mancini sta trovando forse adesso una sua formazione ma sta capendo che non basta. Il più agile è stato Palacio, i più oscuri Eder e Icardi. Un po’ meglio Kondogbia, ma ancora puro, quasi scolastico. È mancata la personalità per tenere in mano il gioco,
insistere a mettere in difficoltà l’avversario. La Fiorentina non sa difendersi nella propria area. Ha una difesa che guarda alla ripartenza, gioca bene fino a dieci metri dalla propria area. Ma l’Inter ha presto rinunciato a tenere la palla alta, forse non ne è stata capace. La Fiorentina aveva più giocatori tecnici (Borja, Bernardeschi, Vecino, Ilicic, poi Zarate) che tenevano il pallone e soprattutto ha avuto nell’ultima mezzora Kalinic, l’unico centravanti che ha vinto una partita quasi da solo senza tirare in porta. Il suo portare la forza dovunque ha però lentamente mandato in confusione una vecchia grande difesa. L’Inter deve riflettere, ha perso 5 delle ultime 12 partite. Non può essere solo sfortuna».
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