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Mario Sconcerti si sbilancia in merito alla partita di questa sera che vedrà l'Inter affrontare a San Siro il Crotone:
"Molto dipende dall’assenza di Icardi. L’Inter non ha attaccanti di riserva, Eder è ormai quasi una seconda punta. Si aspetta qualche minuto in più da Rafinha. Molto delusi gli interisti dal mercato, credo siano soprattutto gli effetti dell’addio di Moratti. Il calcio è cambiato per tutti. Non c’è società che possa fare campagna acquisti di tasca propria, prescindendo dal deficit. In pochi anni accumulerebbe centinaia di milioni di debiti e cercherebbe di vendere. La Juve è in autofinanziamento, quasi tutte ormai lo sono. L’Inter è quella che si è mossa di più sul mercato. E ha già cambiato tre presidenti (Italia-Indonesia-Cina) in pochi anni. Non è eticamente corretto chiedere agli altri di indebitarsi sempre di più. È una scelta facile che non tiene conto del calcio di oggi. Il prezzo dei giocatori si è moltiplicato da 4 a 10 volte e sono aumentati vertiginosamente gli ingaggi. Anche i giocatori se ne stanno rendendo conto. I migliori guadagnano moltissimo ma sono schiavi del loro ingaggio. Ramires in Italia sarebbe costato venti milioni lordi di stipendio. Pastore non è accostabile. Nessuno può più aumentare l’offerta. E’ in fondo la ragione per cui Moratti e Berlusconi hanno lasciato. Non se n’è accorto nessuno? Nessuno si è spiegato perché? La partita intanto è meno facile di quanto sembri. L’Inter ha fatto 2 punti nelle ultime tre partite a San Siro. Il Crotone non ha speso molto ma ha cambiato tre giocatori. E’ una squadra che corre, ha perso male col Milan poche settimane fa, ha coraggio. Però è nettamente inferiore".
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