Mario Sconcerti, tramite un editoriale sul Corriere della Sera, ha espresso la sua opinione su questo mercato.
ultimora
Sconcerti: “Mercato vinto nettamente dalla Juve. Napoli bella squadra. Quest’anno…”
Mario Sconcerti, tramite un editoriale sul Corriere della Sera, ha espresso la sua opinione su questo mercato.
Ecco le sue parole: "È stato un mercato molto interessante, tecnicamentevinto modo netto dalla Juve, con sorprese possibili da parte di Samp e Torino. Higuain a parte ha fatto una bella squadra anche il Napoli. Non ci sono stati troppi movimenti, ce ne sono stati però alcuni molto importanti (Pogba, Pjanic, Dani Alves, Joao Mario, Gabigol, Milik, Pjaca, Vermaelen, lo stesso Hart). L’aspetto più importante è stato un altro, la volontà di molti di trasformare il campionato in una grande vetrina per gli altri. Molte squadre si sono ringiovanite, l’età media è scesa di un paio di anni. E abbiamo venduto all’estero come mai: ho contato fino a ieri 41 cessioniall’estero, di cui 15 in Spagna e 8 a un campionato munito come quello inglese. Di questi 8 trasferimenti in Inghilterra ben 3 sono stati di giocatori della Juve (Pereyra, Pogba e Zaza). A quelle cifre nessuno avrebbe potuto comprarli in Italia. È stato infatti anche il primo mercato delle squadre inglesi dopo il nuovo contratto con le televisioni. La Premier League incasserà nei prossimi 3 anni circa 4 miliardi l’anno, quattro volte l’incasso delle italiane. Questo porta l’ultima squadra inglese a guadagnare in diritti tv nettamente più della Juventus, due volte più del Napoli, almeno cinque più del Chievo. Questo spiega perché gli inglesi stiano venendo a far spese in Italia e soprattutto perché in Italia si stia pensando di trasformarsi in un lussuoso allevamento per gli altri. L’Inghilterra e una parte della Spagna sono diventate le nostre vere banche. Chi fa affari con loro si arricchisce, reinveste, e ottiene una differenza tecnica spesso decisiva. Ormai è solo un problema di prezzo. E loro hanno i soldi. Noi stiamo diventando però bravi a prenderglieli. Nessuno cresce i buoni giocatori meglio di noi. Direi che la nostra forza è nell’essere un acquisto quasi sicuro. Questo nuovo profilo da batteria renderà più ricchi i ricchi e più sicure le tante squadre che non devono vincere. Ma se non troveremo sempre buoni giovani, perderemo in competitività media. Non importa siano italiani, l’importante è che ottengano mercato internazionale".
(Fonte: Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA