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Sconcerti: “Milan, vittoria da prima della classe. Juventus senza problemi”

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L'analisi del sabato di Serie A di Mario Sconcerti: "Superiorità calma dei rossoneri. I bianconeri sono vivi"

Fabio Alampi

Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato la giornata di sabato di Serie A, che ha registrato i successi di Milan e Juventus:

"Il Milan si porta piuttosto avanti sul lavoro e batte un Empoli scolastico, sempre piacevole, mai seriamente dentro la partita. Non è stata una grande prestazione, è stato un successo regolare, normale, da squadra vera che ha qualche difficoltà al momento di trovare il gol. Sono appena sei le reti nelle ultime otto gare. [...] Non c’è mai stata davvero incertezza, l’Empoli ha confermato di conoscere il calcio, ha schemi e velocità ma non per questi livelli. È poi vicina alla pace dei risultati, questo gli ha fatto perdere cattiveria, non vince dal 12 dicembre. Il piccolo vuoto al gusto della vittoria è venuto dalla mancanza del secondo gol milanista, ma non era una grande richiesta, il risultato non è mai stato in bilico. Con un po’ meno di accademia, con un Leao meno spettacolare e più denso, si poteva abbinare serenità e gol. La nota forse decisiva è che con i tre centrocampisti, in sostanza con Kessie numericamente al posto di Diaz, il gioco è sempre in controllo e meno affidato al colpo del singolo anche contro avversari che di solito incontrano la distrazione del Milan. È una superiorità calma, mai eccessiva, mai in pericolo. È un annuncio diverso, una specie di grande rilancio per la parte finale di stagione.

[...] Intanto la Juve continua a vincere. Una partita chiara per differenza tecnica, un po’ avventurosa per episodi: due rigori e in pratica quasi tre autogol. La Juve ha vinto senza problemi, in questo momento ha la fortuna dei semplici. La Samp è un po’ alla deriva, gioca alla pari, non pressa, si è spenta sulle due linee della Juve quasi con rassegnazione. La Juve c’è, è viva, ha voluto confermare che era forte anche senza tutto il mercato di gennaio. È un’onda di qualità diventata anomala, non è chiaro dove il suo piccolo tsunami si sfrangerà. Ma è pronta a molte cose".

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