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Sconcerti: “Nella prima mezzora s’è vista un’Inter forse mai vista quest’anno, poi è tornata…”

Gianni Pampinella

Dalle pagine del Corriere della Sera il giornalista ha analizzato Inter-Fiorentina con i nerazzurri che hanno dominato nella prima mezzora ma poi sono tornati a galla i vecchi limiti

Dalle pagine del Corriere della Sera, il giornalista Mario Sconcerti ha analizzato Inter-Fiorentina con i nerazzurri che hanno dominato nella prima mezzora ma poi sono tornati a galla i vecchi limiti: "L’Inter ha vinto una partita paradossale, giocata benissimo per mezzora, poi lasciata in mano a una Fiorentina leggera ma di qualità anche superiore. In quella mezzora iniziale s’è vista un’Inter forse mai vista quest’anno, con pressione sui centrocampisti e i raddoppi dei terzini che hanno aperto soprattutto a sinistra la Fiorentina. Non è stato chiaro se sia stata tutta virtù dell’Inter o più modestia della difesa avversaria, ma era comunque un’Inter rapida, molto decisa, capace di arrivare in fretta davanti al portiere. Sul 3-0 è cambiato tutto, con un’ora sempre da giocare. Il risultato non è mai stato davvero in dubbio, ma è tornata la vecchia Inter, confusa e lenta contro un avversario in 10.

È difficile giudicare una squadra che si arrende quando ha già vinto la partita. Non dovrebbe capitare ma è frequente. La visione più giusta è capire che l’Inter è ancora a metà strada, migliora ma è incompleta. Non ha ancora la voglia di insistere che tocca alle grandi squadre, la personalità di tenere l’avversario in soggezione tecnica e fisica. Cioè il vecchio limite di sempre, quello che rende l’Inter indecifrabile ad alti livelli. Per una squadra in convalescenza, la Fiorentina era l’avversario peggiore. Pochi hanno la sua qualità e la sua inedia. Ma quando riesce a giocare non ha molte uguali in Italia. Averla battuta con fastidio ma con facilità complessiva resta un buon segno. Il grosso del lavoro di Pioli non sarà sulla fase tattica. L’Inter ha giocatori per fare tatticamente quel che vuole. È il carattere che a volte manca, l’atteggiamento con cui spesso torna a subire la gara e l’ordinarietà delle proprie idee. Sotto questo aspetto è ancora leggera la mano di Pioli, fa pensare che alla fine sia questo il problema di fondo che renderà complessi miglioramenti ulteriori. Intanto migliora la classifica e ci sono stati sprazzi di bel gioco. Per una notte non facile può bastare".

(Corriere della Sera)