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La crisi dell'Inter sembra senza fine: due punti nelle ultime sette gare, squadra irriconoscibile e obiettivi europei sempre più lontani. Mario Sconcerti prova a darsi una spiegazione sul momento buio dei nerazzurri sul Corriere della Sera: "Se l’Inter è una grande società saprà adesso quali sono i giocatori da non tenere. Non per capire la qualità dei giocatori, ma il loro modo di stare in campo, di darsi una mano per uscire da questa poca dignità. Non si parla più di calcio ormai parlando di Inter, mancano i fondamentali, la voglia di correre, di sapersi divertire correndo, farlo in mezzo ad amici. Perché non c’è mai la traccia di una squadra, di un sentimento vero, qualcosa che unisca? E soprattutto, perché non c’è mai una risposta dell’Inter a questo niente? Perché nell’Inter non c’è vita? Qualcuno nell’Inter parli, tenti, si assuma una responsabilità. Io non ho più spiegazioni sull’Inter. Dal Milan almeno non mi sono mai aspettato troppo. Ma dall’Inter sì, c’erano basi, c’era un impegno che è scomparso, c’erano idee di calcio. Sono rimaste 13 sconfitte, quanto la Juve in tre anni".
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