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Il primato in classifica, quattro vittorie nelle prime quattro uscite stagionali e adesso ha iniziato a segnare anche Icardi. L’Inter di Roberto Mancini si conferma in vetta alla classifica, una posizione che lascia ben sperare per il futuro ma la strada è ancora lunga. L’analisi di Mario Sconcerti sulle colonne del Corriere della Sera, incorona l’armata nerazzurra sottolineando la bontà di quanto visto fino a questo momento: “È forse vero che l’Inter vince senza mostrare, ma è altrettanto vero che non si vede ancora una squadra migliore dell’Inter. A me sembra abbia poco gioco, che a centrocampo rischino tutti poco lasciando la differenza ai solisti dell’attacco. Ma il Chievo era la squadra più in forma del campionato, aveva segnato 8 gol in tre partite di cui 4 alla Lazio e uno alla Juve. L’Inter non ha vinto nettamente a Chievo, ha passeggiato con un po’ d’indolenza aspettando ogni volta che passasse la nuvola, ma non ha sofferto tantissimo. È questa piccola pigrizia la sua caratteristica. Non cerca troppo la partita, aspetta che le venga incontro per magnetismo quasi naturale. Non ha fuoriclasse a centrocampo, nemmeno Kondogbia mi sembra, ha però forza fisica e grandi attaccanti. Non ha bisogno di dribbling davanti per trovare la porta e nemmeno correre troppo, le basta assecondarsi, farsi trovare a turno dietro le spalle dei suoi attaccanti. Un gioco un po’ noioso, ma una squadra dura, che non prende mai gol e si accontenta adesso di quello che sembra il minimo. Dovesse continuare solo così non basterebbe, ma non ci sono progetti certamente migliori.
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