Mario Sconcerti, giornalista del Corriere della Sera, è intervenuto per parlare della sconfitta dell'Inter di Stefano Pioli contro la Fiorentina: "Si capisce dove deve investire. Prendete la Fiorentina, per esempio. La Fiorentina raramente gioca con 4 difensori. Questo è uno dei problemi che porterà all'eslcusione di Sousa. Nell'Inter manca l'equilibrio per mancanza di amicizia. Questa è l'undicesima sconfitta. Non è il fallimento di Pioli. Ognuno pensa a se stesso nell'Inter. Se vai a comprare giocatori, vi invito a fare dei nomi. Mancano i grandi giocatori da comprare. E se non li puoi comprare favorisci tutti gli altri. Gagliardini? Per primi lo abbiamo portato noi come fenomeno. Non era Gagliardini che aveva cambiato l'Inter, ma una serie di circostanze. Poi la fiamma è finita e si ridimensiona anche Gagliardini. Non potevamo aspettarci che Gagliardini fosse il Messi della situazione. Non è che prendi un allenatore che ti fa immediatamente grande la squadra. L'Inter sono 20 settimane che ha Pioli. Non vedo grandi allenatori. Il primo ad essere deluso è Pioli. Sconfitta che è un po' un sigillo sul voto finale sulla qualità della sua storia. E' una mancata avventura. E' arrivato, ha illuso: non è colap sua, ma non è riuscito a trovare una soluzione. E' l'epilogo".
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Sconcerti: “Pioli? Non è colpa sua, ma è l’epilogo. Gagliardini fenomeno? Non è…”
L'analisi di Mario Sconcerti della sconfitta dell'Inter di Pioli a Firenze
(Rai)
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