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Sconcerti: “Portogallo? Dipenderà da quale Italia sarà. Una cosa non si potrà evitare”

Andrea Della Sala

Del sorteggio per le Qualificazioni ai Mondiali dell'Italia ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera Mario Sconcerti

Del sorteggio per le Qualificazioni ai Mondiali dell'Italia, che dovrà affrontare Macedonia e poi la vincente di Portogallo-Turchia, ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera Mario Sconcerti:

"Ora che l’avversario peggiore ci è puntualmente caduto addosso, si può anche giocare a normalizzarlo. La prima cosa da dire è che se l’Italia non dovesse andare ai Mondiali sarebbe infinitamente più crudele rispetto alla mancata qualificazione del Portogallo. Non è mai stato uno straordinario frequentatore di Mondiali il Portogallo. La crescita del Portogallo è avvenuta quando all’inizio degli anni duemila i grandi movimenti europei hanno cominciato a importare i suoi migliori giocatori. I portoghesi naturalizzavano i brasiliani per antichi sovranismi, potevano tesserarne quattro quando noi non avevamo ancora stranieri. Finirono per assorbirne la qualità, si completarono. Finirono in tanti nei migliori campionati europei perché portavano una leggerezza che non c’era. A loro volta gli altri restituivano alla Nazionale una completezza di scuola che il Portogallo non aveva mai avuto. 

Sono adesso più forti di noi? Può essere. Hanno Ronaldo, ma anche Moutinho che ha 35 anni, forse il migliore che cresce è Sanches, un centrocampista esplosivo che tutti cercano. Ma molto dipende da quale Italia sarà. Quella leggera e un po’ sciatta di questo autunno ha buone possibilità di perdere. Quella dell’Europeo ne ha di vincere. È pesante semmai che la finalina si giochi al Da Luz in casa loro, sessantamila spettatori sicuri, un luogo di culto antico, molto suggestivo. Ma l’Italia giusta ha saputo battere l’Inghilterra a Wembley. In sostanza siamo squadre alla pari, con l’Italia che conosce meglio queste partite. Certo non si potrà evitare di giocarla bene. Questo proprio no".